Le mutazioni del parrocchetto alessandrino


Nel Grande alessandrino è possibile reperire innumerevoli mutazioni di colore spontaneamente apparse, il cui fascino contribuisce a diffondere l'allevamento di questo maestoso Psittacula tra gli appassionati del settore.
Stiamo naturalmente parlando di esemplari geneticamente puri, la cui mutazione risulta naturalmente apparsa nel genotipo della specie, senza alcuna interferenza con il parrocchetto dal collare, dal quale - purtroppo - vengono spesso traslate alcune colorazioni attraverso inutili «mascabagni» di scopo commerciale quali meticciamenti, ibridazioni ed irreversibili rimescolamenti di sangue. 

Ecco di sotto elencate tutte le mutazioni pure e genuine fissate nello Psittacula eupatria in ambiente protetto:

Lutino
Si tratta certamente della mutazione più diffusa e allevata nella specie, ed anche la prima varietà di colore spontaneamente comparsa: ciò ha aumentato proporzionalmente, nel corso del tempo, i rischi di traslazione dal krameri, con conseguentente incremento della probabilità di intercettare ed acquistare incosapevolmente ceppi impuri.
Il vizio alquanto diffuso di ricreare lutini con la surrogazione dell'ibridazione, rende imprescindibile arrivare ad acquisire esemplari ben attinenti allo standard della specie, con ottima taglia, collare e marchi alari ben delineati, oltre ad un becco possente e sovradimensionato.
Come in altri Psittacula la mutazione lutino presenta natura ereditaria sessolegata recessiva e comporta fenotipicamente una totale inibizione delle melanina, sostituendo il verde lima al giallo limone e rimpiazzando le tonalità cariche e scure (blu e nero) con bianco più o meno infiltrato. Il rosso appare saturato; mentre gli occhi rossi con pupille gialle, la ranfoteca totalmente rossa e le zampe carnicine delineano in modo abbastanza chiaro la descrizione di questi individui.

Blu
Si tratta di una delle mutazioni più radicali e influenti sul fenotipo del soggetto, poiché - a causa della mancanza di psittacofulvine - le tonalità verdi sono «impoverite» fino a rivelare un blu cobalto particolarmente intenso; la parte superiore del collare è bianca, mentre i marchi alari risultano appena accennati. 
Questa mutazione presenta un'ereditarietà autosomica recessiva, allelica recessiva rispetto al turquoise.
Per quanto concerne gli accoppiamenti, risultano particolarmente sconsigliate gli accoppiamenti in purezza (blu x blu) per diverse generazioni, ma è opportuno ricorrere a portatori in modo alternato.

Bronze fallow
La mutazione bronze fallow è spesso definita erroneamente "cinnamon", nonostante quest'ultima colorazione non risulta tuttora spontaneamente apparsa nel Grande Alessandrino, poiché si presuppone che dovrebbe trattarsi di una mutazione sessolegata. 
Il bronze fallow è invece autosomico recessivo e presenta un fenotipo particolarmente affine ad un ipotetico cannella: la livrea è schiarita e meno brillante, maggiormente tendente al marrone, mentre il becco, il collare e i marchi alari rimangono rossi. Le zampe risultano carnicine, gli occhi rosso rubino con iride giallastra.
Viene spesso commercializzato in abbinamento alla mutazione grigio su base verde.

Clearhead fallow
Si tratta di una delle mutazione più recenti, ricercate e gradevoli alla vista: il corpo mantiene generalmente la colorazione selvatica, mentre sul capo -dalla linea del collare in su - presenta una forte diluizione di melanina, sicchè è possibile notare un accattivante contrasto tra il verde corporeo e il giallo limone della testa. Il colore del disegno non appare alterato, tuttavia gli occhi sono rosso rubino, mentre le zampe sono più chiare rispetto all'ancestrale.
L'ereditarietà della mutazione si configura come autosomica recessiva, così come l'omologa colorazione che è possibile riscontrare nello Psittacula krameri.

Turquoise blu
Il turquoise blu può essere considerato un mezzo compromesso tra il blu e l'ancestrale, poiché le Psittacofulvine vengono solo parzialmente ridotte, regalando al soggetto un fenotipo pressoché intermedio.
Il corpo è turchese, generalmente azzurro con sfumature di verde, le tonalità rosse non scompaiono in modo completo, ma risultano solamente ridotte.
Come accennato in precedenza, il Turquoise dovrebbe rivelarsi recessivo rispetto al verde selvatico e allelico dominante sulla mutazione blu; tuttavia il comportamento ereditario non è ancora stato ampiamente sondato, dal momento che tale colorazione si rivela al momento particolarmente rara.
Grigio (grigio-verde)
Tale mutazione è dominante incompleta, vale a dire che può essere reperita sia in singolo che in doppio fattore. Ciò ha favorito la diffusione di questi esemplari tra gli appassionati, permettendo di raggiungere il primato per diffusione tra le mutazioni. 
Il corpo presenta un bel colore oliva, tuttavia non dev'essere confuso con l'omonima colorazione, derivante dal doppio fattore scurente combinata alla base ancestrale.
Tutti i pigmenti su base ancestrale appaiono scuriti, tuttavia la mutazione si manifesta nella sua completa magnificenza se abbinata alla serie blu, ove presenta un bel colore grigio argentato uniforme.
Esiste inoltre una variante recessiva di questa mutazione, decisamente meno diffusa, ma che provoca il medesimo fenotipo.
Lacewing (Pallid)
La mutazione pallid si presenta sessolegata recessiva e allelica coodominante al lutino, a cui si rivela - tra l'altro - piuttosto affine.
Anche il Lacewing agisce sulle melanine del piumaggio, riducendole solo parzialmente (60% circa) e mostrando pertanto un fenotipo giallo con infiltrazioni di verde. La livrea appare più schiarita su capo e coda, mente gli occhi sono rosso rubino e le zampe carnicine.
La mutazione è di recente riproduzione, aspetto che ha messo in dubbio l'autenticità della colorazione stessa: come ovvio, nei soggetti puri i marchi alari devono essere ben definiti e la parte cervicale del collare deve presentare il caratteristico spessore del grande alessandrino.
A causa dello stretto rapporto genetico con la mutazione Ino, resta consigliabile la riproduzione su base ancestrale, al fine di impedire l'inquinamento di una colorazione di recente comparsa.

Viola
La mutazione viola, anch'essa di dubbia provenienza e recentissima comparsa, comporta un'alterazione nella struttura della piuma, influendo sulla modalità di riflessione della luce. 
Il gene viola è dominante incompleto e la sua massima espressione è ammirabile nel doppio fattore su base scurente.
Se abbinata alla linea ancestrale produce una saturazione della livrea, introducendo sfumature violacee su ventre, spalline e groppone. 
Pezzato
Talvolta confuso con lo Spangle, presenta un'ereditarietà autosomica dominante incompleta, reperibile sia in primo che in doppio fattore; a differenza di altre specie, il fenotipo è piuttosto regolare e prevedibile, manifestandosi come un'ordinata sequenza di chiazze prive di melanina su dorso, ali e groppone.


Differenza tra mutati puri e ibridi