Le piccole ara

Se è vero che nella concezione profana dell’ornitologia l’appellativo “ara” definisce solamente enormi pappagalli dalle lunghe code e dai colori sgargianti, che con le loro dimensioni superiori al metro e l’eccezionale abilità di parola galvanizzano qualsiasi appassionato del mondo animale, è altrettanto vero che diverse altre specie, di taglia inferiore e dalla colorazione meno evidente, pur presentando peculiarità comuni a quel prototipo che l’appassionato medio definisce come “Ara”, risultano totalmente sconosciute al grande pubblico e meno apprezzate dagli allevatori interessati unicamente ai ricavi economici.

Mi riferisco alle cosiddette “piccole ara”, un gruppo di uccelli che ha attirato la mia attenzione negli ultimi anni di allevamento. A tal riguardo, riporto un simpatico aneddoto che può riassumere il grado di apprezzamento che molte persone riservano per questi pappagalli: le rare volte in cui concedo ad un amico o conoscente di far visita alla mia collezione, capita di dover riferire i nomi delle varie specie che alloggiano nelle voliere… tanto è che giungo presto a definire degli strani pappagalletti verdi privi di ogni notevolezza estetica come “ara nobile” o “ara dal collare”, allorchè – ogni volta – il visitatore di turno mi guarda schifato domandando: “E queste sarebbero ara?”

Il genere ara comprende in stretto senso tassonomico stretto 8 specie di psittacidi:

- ara ararauna (ara gialla e blu): diffusa in Colombia, Venezuela, Guyana, Suriname, Ecuador, Perù, Bolivia, Brasile e Paraguay.

- ara chloroptera (ara ali verdi): Panama, Colombia, Venezuela, bacino del Rio delle Amazzoni in Brasile, fino al Paraguay.

- ara macao (ara scarlatta): Messico e centramerica. Sudamerica (Colombia, Bolivia, Venezuela, Guyana, foresta amazzonica e Mato Grosso)

- ara ambigua (ara di Buffon): Centramerica e nord del Sudamerica (Nicaragua, Panama, Costa Rica, Colombia)

- ara glaucogularis (ara gola blu): Bolivia, regione "Los Llanos de Moxos"

- ara militaris (ara militare): Rio delle Amazzoni (Ecuador, Bolivia, Colombia e Venezuela)

- ara rubrogenys (ara fronte rossa): pendici delle Ande nel sud della Bolivia, nella valle del Rio Grande e del Rio Mazque, tra Santa Cruz e Cochabamba.

- ara severa: Rio delle Amazzoni (Panama, Colombia, Venezuela, Guyana e Brasile, fino al Mato Grosso)

Nella considerazione comune ricadono sotto la denominazione di Ara anche alcune specie che non sono classificate in senso tassonomico stretto in tale genere.

La relazione di evolutiva tra queste ultime e le altre specie sudamericane sono state analizzate filogeneticamente e raggruppate nel clade degli “Arini”

Tali sono le piccole ara, con caratteristiche intermedie tra Ara e conuri:

-Orthopsittaca manilata (Ara ventre rosso): diffusa nel Rio delle Amazzoni (Panama, Colombia, Venezuela, Guyana e Brasile, fino al Mato Grosso)

-il genere Primolius che comprende

1. P. Couloni (ara testa blu): distribuita in Perù sud-occidentale e l'estremita sud-orientale del Brasile

2. P. Auricollis (ara dal collare): in Bolivia, Brasile e Paraguay, fino all’Argentina

3. P. Maracana (ara di Illiger): nelle regioni orientali del Brasile a sud del Rio delle Amazzoni, oltre al Paraguay

-Diopsittaca nobilis e cumanensis): in Venezuela, Guyana e Brasile settentrionale, Bolivia e Perù

Sempre tradizionalmente vengono incluse nella denominazione di Ara anche le cosiddette “ara blu”:

• anodorhynchus hyaccinthinus (ara giacinto): nel Pathanal, Brasile nord-orientale, nelle province della Bahia, del Maranhao e del Piauì.

• anodorhynchus leari (ara di Lear): nello stato di Bahia in Brasile, a sud del bacino amazzonico

• anodorhynchus glaucus (ara glauca): estinto

• Cyanopsitta spixii (Ara di Spix): in Brasile, corso del Rio san Francisco, grosso modo tra le città di Petrolina ed Orocò.

Sebbene quest’ultima sia di taglia inferiore e si collochi a metà strada tra il gruppo delle piccole ara e quello delle ara blu.

Sotto una simile ottica anche le ara severa presentano affinità con il genere Primolius, anche se ufficialmente classificate nelle “Ara”.

Interessante per l’appassionato di biologia è documentarsi attraverso uno studio condotto al riguardo, nel 2006, presso l’università di San Paolo del Brasile, attraverso il quale è stato possibile definire con maggior precisione i rapporti tra le varie specie di pappagalli ara: Phylogenetic relationships and historical biogeography of neotropical parrot

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16861209/